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Sulla realtà

Risposta a Essendo agnostico sull’allunaggio del 69, come fanno alcune persone ad essere sicure che sono o non sono andati? Erano sulla luna a vedere o nel set cinematografico per avere queste certezze?

È DNA al microscopio. E tu credi davvero che questa foto sfocata di una specie di laccio da scarpe possa dimostrare l’esistenza di una doppia elica che contiene al suo interno tutta l’informazione per creare un essere vivente? E dove sono i due filamenti avvolti di cui tutti parlano? Dove sono i macchinari di trascrizione e traduzione? Su Internet si trovano solo filmati 3D. Nessun essere umano ha mai visto un gene venire trascritto così come riportato nei disegnini dei libri di biologia. Né esiste alcun filmato, solo fotogrammi sgranati.

E allora perché ci credi?

Tutta la conoscenza umana richiede sempre un quanto di fiducia per essere trasmessa, perché esiste una frattura incolmabile tra la realtà e il modo in cui la percepiamo. Non puoi essere sicuro di non vivere in una simulazione, non puoi essere sicuro che il pianeta Terra esista (e se in realtà ti trovi in un altro universo attaccato a una macchina?), non puoi neppure essere sicuro di essere vivo. E quest’ultimo esempio puoi vederlo coi tuoi occhi: chi soffre della sindrome di Cotard è genuinamente convinto di essere morto[1]. Puoi cercare di convincerlo del contrario con prove che a te sembrano inconfutabili, ma non ti crederà. Ovviamente per rendere credibile questa informazione io ho incluso una fonte, ma a che serve se non credi a ciò di cui non hai esperienza diretta (che è comunque sempre mediata dai sensi)? Magari la sindrome di Cotard non esiste e me la sono inventata adesso. E se anche segui la fonte, può essere che abbia io stesso scritto la pagina Wikipedia che ho citato.

A cosa credi? E perché credi a quello a cui credi e non credi a quello a cui non credi?

Magari le risposte a queste domande non ti diranno nulla sull’allunaggio, ma potrebbero dirti molto su te stesso